Quando l’emozione incontra il bancone del front office

Hai finito la tua giornata di lavoro in albergo, torni verso la hall per riordinare e raccogliere le ultime cose, ed eccolo ancora lì, il bancone del front desk, il primo incontro con la realtà per i tuoi clienti.

La prima parola che ti mette ansia: “Check-in”. Eppure dietro a quel bancone tu sei pagato esclusivamente per stare dietro agli ospiti; di sicuro anche loro avranno l’ansia! Come dice Patty Pravo nella sua nuova canzone: “Ma tu chi sei? Che cosa vuoi? E come mai mi pensi?”: sicuramente questo è ciò che stanno pensando di te ma tu sorridi comunque.

È in queste situazioni che bisogna ricordarsi cosa dicevano sempre i Medici, quando dovevano affrontare le loro trattazioni mercantili: Festina Lente (in latino: affrettati lentamente). E’ questa, secondo me, la chiave del front office: nella relazione di poche battute col cliente mostrare esitazione equivale alla rovina! Bisogna fare ogni gesto con determinazione, intrattenere quel cliente stanco, assetato e sudaticcio che ti fissa con sguardo torvo mentre cerchi, scrivi e trascrivi il suo nome che lui/lei si aspetta di sentire pronunciato alla perfezione.

Infatti, ti ritrovi spesso a dover trascrivere nomi alla velocità della luce, per poi spedire i clienti nei tour organizzati. E’ così che la Signora Emily Blue si ritrova scritta su un foglio di carta come MLE.BLU accanto ad un’altra fitta serie di geroglifici che indicano le sue preferenze.

Alla fine dei giochi, però, sai che sei stato felicissimo di trascrivere quei nomi su quel foglio di carta, e che domani sarai ancora felice di essere “The Front-Desk Guy” per la cara Sig.ra Blue, che sicuramente si ricorderà di te.